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STORIA
Dopo alcuni anni dalla formazione in città di una banda musicale sottoscritta dalle più alte cariche del paese, al fine di rappresentare pubblicamente la Municipalità, da questa nascita in qualche modo non spontanea crediamo non sia stato molto difficile che all'interno del consiglio si venne a creare un principio di rottura. infatti così fu. Nel 1892 alcuni consiglieri ed un gruppo di 5 musicanti si stacca da essa. L'influente parroco Don Tragella, dopo aver tentato una riconciliazione e resosi conto che l'esistenza di due bande avrebbe giocato lustro al paese, chiese di conferire alla banda il nome "4 giugno 1859" in ricordo della battaglia. Fu subito accontentato e nessun altro nome fu mai più azzeccato di questo.
La base si era così formata e trovato il maestro sig. Marco Pagani, ora mancava la sede la banda infatti si riuniva nei locali di un'osteria in via Garibaldi, 10.
Ecco tutto cominciò; arrivarono i primi allievi. e ciò permise di credere in un futuro. In breve tempo, grazie alla bravura del maestro ed ai musicanti che provavano e riprovavano sere intere, la banda divenne pronta per compiere servizi. Subito si disse che una banda senza divisa non è una banda; infatti nelle uscite i musicanti indossavano l'abito della festa. Il consiglio, in breve tempo, decise di dotare la banda di una divisa. Il compito fu affidato al sig. Carlo Dameno, sarto che mantenendo il segreto e confezionando le divise in brevissimo tempo ci permise di indossare per la prima volta la prima divisa il 4 giugno 1893. In un primo momento la folla riunita per l'anniversario della battaglia indugiò nel riconoscere in quella banda la 4 giugno 1859.
Fu questa anche la prima grande spesa a cui la banda andava in contro, infatti si impegnò a pagare per 5 anni rate di 50 lire.
In questo clima le manifestazioni continuano a crescere e, nel 1898, la 4 Giugno è invitata a Torino ai festeggiamenti per il cinquantenario dello Statuto Albertino.
Siamo così giunti all' inizio del secolo. La sede cambia indirizzo, essa viene trasferita in via Vittoria 4, l'attuale via Roma 24, in uno spazio più grande, ecco una nuova sottoscrizione per ricercare finanziamenti adeguati all'investimento.
E' proprio in questi anni che la banda cresce e i bisogni finanziari cominciano ad aumentare, le divise, gli strumenti, le partiture. La banda è sostenuta oltre che dai propri servizi, tra cui quello funebre che era molto richiesto, dal contributo che le famiglie benestanti destinavano alla banda. Tra queste persone ricordiamo il conte Brocca, egli oltre a sostenere finanziariamente la società ne diventò il presidente e diede moralmente il suo contributo a sostegno del legame musicale tra i bandisti.
La storia della banda in questi anni assume oltre che una Fisionomia musicale anche una sociale. Astio e risentimenti tra elementi delle due bande sfociano in provocazioni e dispetti di cattivo gusto.
Nel 1909 si celebra il 50° anniversario della battaglia di Magenta, viene eseguito per la prima volta un inno composto dal Maestro Pagani su parole scritte da Don Tragella; la direzione fu affidata al maestro Guadagnini che dal 1908 aveva sostituito nella direzione il maestro Pagani, e la diresse per quasi settant'anni.
Fu in questi anni che la banda raggiunse una crescita musicale e numerica superando i trenta musicanti stabili.
Scoppia il primo conflitto mondiale e come ogni associazione non convertibile bellicamente, la banda sembra sopravvivere come in un letargo. Alla fine della guerra con la ripresa della vita normale riprende anche la vita della banda.
Rientrati nella normalità sono soprattutto i verbali dei consigli che ci fanno capire che all'interno della banda tutto sia ritornato al proprio posto. La voglia di ricominciare sprona il consiglio a finanziare i costi per un miglioramento musicale.
Il ventennio caratterizzato dalla dittatura fascista modifica la situazione sociale della banda, la quale rischia di precipitare e di venire inghiottita dalla politica dittatoriale. In questo clima è quasi impossibile che un consiglio riesca a mantenere saldi i propri principi. Da subito si cercò di porre una differenza politica tra le due bande. Per ovviare a questi scontri (nei quali le parti tra rossi e fascisti si scambiavano velocemente) sorse in quegli anni la banda fascista Cesare Battisti con lo scopo di portare al fallimento le due preesistenti bande. Per volontà dei consiglieri delle due bande e con l'offerta di un contributo alla banda Cesare Battisti allo scopo di amicizia tra le consorelle bande, si calmarono gli animi e si sbarrò di fatto lo scopo della Cesare Battisti. Il Re venne a Magenta nel 1924 a riceverlo c'erano entrambe le bande, anche il duce venne a Magenta ed entrambe le bande lo ricevettero.
Siamo negli anni della II guerra mondiale. La banda subisce una specie di mutazione, data la impossibilità di svolgere i consueti servizi; diventò così una gruppo risicato di persone amanti della musica che offrivano un repertorio popolare.
Gli anni cinquanta passano in sordina bisogna ricostruire dopo la guerra mondiale. L'organico è vecchio, il repertorio ingiallito e la staticità in cui ci si era fermati fecero passare questi anni nel silenzio.
Con gli anni sessanta e con il benessere ormai raggiunto si aprono per l'uomo nuovi obbiettivi. Dopo il '68 i giovani riescono anche a non nasconderlo, in banda nessuno si rese conto di questo cambiamento e gli anni settanta vedono l'ingresso in banda delle prime donne, non certo una cosa dignitosa, fino a quel tempo infatti la banda era costituita esclusivamente da uomini.
E' proprio dopo questa rivoluzione che in banda arriva un folto numero di allievi. Arrivano gli anni ottanta e i giovani ormai entrati in banda cominciano a diventare parte attiva della banda stessa. Questo spirito farà scattare una rivoluzione nello spirito di vita della banda che iniziando dall'anniversario della nascita nel 1992 ci porterà fino ai giorni nostri con un crescendo di sentimenti ed uno stile di vita particolare, che accomuna tutti i musicisti che suonano. Da ricordare la partecipazione alla festa delle musica in Francia, la partecipazione al concorso internazionale di szekesfehervar e i numerosi eventi musicali organizzati negli ultimi anni.